Tsipras: il cavallo di Troia
Quanto è accaduto domenica in Grecia merita una standing ovation. Il popolo ellenico, i cittadini europei che abitano in un territorio che ha fatto la storia della Filosofia mondiale, ha deciso che davanti ad un ricatto inaccettabile e a condizioni economiche che nemmeno il Terrorismo internazionale si è mai sognato di imporre il suo Premier eletto ha fatto bene a rispondere picche. Il risultato è straordinario e, ovviamente, scatenerà la natura più vera, cinica, crudele e meschina dei veri governanti europei che cercheranno ora di stroncare la ribellione “politica” nel modo più cruento possibile. Ricordo a tutti i lettori che persino per le recenti operazioni di polizia internazionale (Afghanistan, Iraq, Primavera Araba, ecc.) l'Europa ha sempre cercato una soluzione diplomatica ai vari problemi. Per questo, invece, la Merkel, dopo il risultato elettorale greco, ha deciso (chissà con quali altre Istituzioni si sarà consultata...) di non procedere a nuove trattative. Non si è mai sentito un ricatto simile contro un Paese sovrano, segno che gli interessi economici germanici sono l'unico metro di giudizio di questo inutile e dannoso carrozzone politico che è l'Unione Europea. Tra poco ci saranno le elezioni in Portogallo e poi in Irlanda. Si tratta di altri 2 Paesi del cosiddetto PIIGS. Sono attese altre sorprese antieuropeiste. Il problema vero, però, è che occorre indire un referendum per far uscire l'Europa dalla Germania. Solo così la vita di tutti i Paesi (e anche di una piccola cittadina come Pinerolo) potrà essere determinata direttamente dai loro successi e fallimenti.
